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Quando vivevo a Lisbona sono andata a fare una passeggiata tra le varie tombe del suo splendido Cimitero Dos Prazeres . “Inquietante“, direte voi! Ma la risposta è: “un pochino”, anche se in qualche modo èanche molto piacevole!
Perché ho voluto fare questa visita? I motivi sono vari e ve li elenco qui di seguito:
- I cimiteri monumentali sono musei a cielo aperto;
- C’è sepolto Antonio Tabucchi, mia musa ispiratrice per numerose cose delle quali vi parlerò nelle prossime righe;
- Il nome del cimitero tradotto in italiano vuol dire Cimitero dei Piaceri. Buffo per un luogo dove ci sono defunti, non credete?
- Numerosi personaggi che hanno fatto la storia del Portogallo sono sepolti in questo pezzo di terra che, con il suo stesso nome, sembra voler assorbire la morte come se fosse un evento dolce;
Un po’ di storia del Cimitero Dos Prazeres di Lisbona
Il Cimitero Dos Prazeres di Lisbona nasce nel 1883 dopo un’epidemia di colera che devastò la spettacolare capitale Lusitana. Fu fortemente voluto come spazio di giacenza esclusiva per gli abitanti dell’area occidentale della città (si trova, infatti, nei pressi di Campo de Ourique). In particolare furono artisti e pensatori, per esempio Alfredo Keil e Fontes Pereira de Melo, a volere che persone di un “certo livello” potessero riposare proprio in questa zona della città.
A causa, dunque, dell’alta classe sociale che desiderava proprio in questa area di Lisbona il Cimitero Dos Prazeres, tombe e lapidi sono dei veri monumenti che tolgono il fiato.
Scandite da un ritmo regolare si susseguono, tra i vialetti alberati, numerose opere scultoree che più che tombe sembrano delle vere realizzazioni d’arte, che poi lo sono, eh!
Ma per abitudine certi monumenti non si vanno a cercare in un camposanto. Gli autori di queste spettacolari testimonianze sono spesso anonimi, ma ci sono anche opere scolpite da architetti e scultori di una certa fama.
Addentrandosi tra le vie in salita del Cimitero dos Prazeres a Lisbona
Grandiosa è già di per sé l’accoglienza. Il cimitero Dos Prazers è, infatti, adornato da numerosi vialetti pieni di alberi appoggiati su bellissimi marciapiedi in stile portoghese ricchi di calçadas bianche e nere.
Addentrandosi lungo le stradine è possibile incontrare delle opere sacre che vi incanteranno, come per esempio:il Mausoleo di D. Pedro de Sousa Holstein, duca di Palmela.
Il Mausoleo è decisamente imponente. Non a caso è il più grande d’Europa. Vi basti pensare che al suo interno contiene ben 200 corpi e che la struttura è evidentemente quella di un tempio massonico. Nella guida che mi hanno recapitato alla segreteria del camposanto c’era scritto che tra le sue mura c’è anche una cappella in cui è possibile ammirare opere di Canova. Sfortunatamente io non ho avuto questo piacere.
Ma camminando ancora di più avrete la possibilità di incontrare veramente delle opere sbalorditive.
Per esempio, Valle Flor Family.
Questo è un monumento che mi ha particolarmente colpita. Dall’aspetto massiccio e ornato con palme, sembra quasi voler sembrare sembrare una casetta californiana.
Oppure la tomba di José Alexandre che rappresenta perfettamente il suo tavolo da lavoro con annessi tutti gli strumenti del mestiere.
Dettagli veramente impressionanti.
Oltre a ciò mi ha particolarmente lasciata a bocca aperta la sezione del cimitero dedicata ai Bombeiros, che sarebbero i nostri vigili del fuoco. Una zona tutta per loro.
Ho apprezzato molto questa area perché non mi era mai capitato di entrare in una necropoli e incontrare una parte dedicata a questi uomini di coraggio. Mi sembra una maniera valida per onorare il servizio offerto in vita. Una modo quantomeno rispettoso per riconoscere il valore di queste persone.
Ma è continuando a camminare che troverete opere di ogni tipo e di diverso gusto. Di seguito potete trovare alcune foto di quelle che mi hanno colpita maggiormente.
Inoltre, questo cimitero è chiaramente posto su una collina dalla quale si può ammirare una vista pazzesca del fiume Tago e del ponte del 25 Aprile.
Come se anche i defunti avessero ancora il diritto di osservare la bellezza incantevole della città che per anni li ha cullati.
La Parte inquietante del Cimitero dos Prazeres a Lisbona
Gli elementi che, invece, mi hanno un un po’ inquietata del cimitero dos Prazeres di Lisbona sono:
- la mancanza di fiori nelle tombe dei deceduti;
- nessun lumino come siamo abituati a vedere noi in Italia;
- praticamente un camposanto deserto. Credo che oltre a me e il mio amico ci fossero massimo altre due persone;
- il rumore costante del traffico e degli aeroplani che disturba un po’ la sacralità del luogo;
- alcune tombe erano sfortunatamente distrutte ed abbandonate a se stesse;
- la possibilità di vedere direttamente (cosa lontana anni luce dalla nostra cultura) le bare. Per capire meglio cosa io intenda vi basta vedere la foto qui sotto.
Il Mio Saluto ad Antonio Tabucchi
Ma come dicevo poco sopra, uno dei motivi più intimi per cui ho deciso di andare a visitare il Cimitero Dos Prazeres di Lisbona è stato per passare a fare un saluto ad Antonio Tabucchi.
Tabucchi è stato (senza saperlo) il mio mentore e una delle mie muse ispiratrici. Grazie ai suoi libri, difatti, ho deciso di venire a Lisbona. Ho capito quanto un viaggio debba essere introspettivo e quindi non solo di esplorazione dei luoghi. Ma anche che la vita è una gioia e che bisogna godere dei Frattempi. Non a caso è proprio grazie a un suo libro che ho deciso di chiamare il mio blog “I Frattempi Della Mia Vita”.
Per i motivi suddetti mi sono sentita in dovere, ma soprattutto avevo una gran voglia, di passare a fargli un saluto e ringraziarlo per avermi cambiato la vita con delle “sole” parole.
Ed è stato molto emozionante!
Tuttavia, mi aspettavo di trovare un vero e proprio monumento in onore di questo spaziale scrittore italiano, ma col cuore e l’ anima portoghese. Invece non è stato così!
Di primo impatto sono rimasta un po’ delusa. Poi ho osservato per bene la situazione e mi sono rincuorata😅.
Le ceneri di Antonio sono, infatti, tenute nella zona riservata agli scrittori Portoghesi.
E credo che questo sia il massimo riconoscimento che in morte questo Paese potesse donare a quest’uomo. Una persona che ha deciso di passare 6 mesi l’anno di ogni stagione della sua vita in questa splendida terra. Antonio è considerato uno di loro, nonostante fosse un illustre professore italiano alla Normale di Pisa. E penso fortemente che sia giusto così: Tabucchi riposa dove deve e accanto ai corpi di chi, come lui, ha scritto tanto sul Portogallo.
Di conseguenza, la piccola delusione è stata subito colmata da un sorriso di approvazione e soddisfazione e, come direbbe lui stesso:
“Il vero protagonista della storia che abbiamo vissuto non siamo noi, è la storia che abbiamo vissuto.”
Alla prossima, ragazzi! 😚
Che emozione “incontrare” qualcuno che è stato seppur inconsapevolmente il tuo mentore. Non ho mai letto nulla di Trabucchi, ma mi hai incuriosito! Sui cimiteri monumentali ho avuto la stessa impressione a Parigi: alcune tombe sono magnifiche, altre abbandonate a se stesse e fanno un po’ tristezza…
è stato molto emozionante, effettivamente! Anche perché desideravo farlo da anni 🙂
Tabucchi lo devi leggere, poi è stato anche un gran viaggiatore,non potrá che piacerti!
Al monumentale di Parigi non sono ancora mia stata, ma provvederó. Baci
Anche a me piace andare a vedere i cimiteri, non sapevo di questo a Lisbona, davvero interessante. 🙂
Ciao Giulia! Sí, i cimiteri sono veramente dei musei a cielo aperto. Alle volte un po’ inquietanti ma belli. Poi questo di Lisbona è un po’ un posto del cuore per me visto che c’é seppellito Tabucchi!
Grazie del commento 🙂
Anche a me piace molto visitare i cimiteri monumentali. Hanno tantissima storia da raccontare. Anche se non trovo sempre personaggi famosi scovo sempre qualcosa di curioso.
Ciao Sofia 🙂 i cimiteri sono dei veri musei a cielo aperto alle volte! un po’ tetri ma belli davvero!
Ma che bello, e che vista! Sai che anche io cerco sempre di fare visita almeno a un cimitero quando viaggio? I cimiteri hanno davvero moltissimo da raccontare!
Ciao Chiara, sì nei cimiteri c’è rinchiusa molta storia e arte. Però devo dire che anche in Italia ne abbiamo di strepitosi 🙂
Io adoro i cimiteri!! E quindi hai tutta la mia solidarietà!! Assurdo ma li trovo affascinanti dal punto di vista estetico ovvio!!
Ciao, sono assolutamente d’accordo con te. Dei veri e proprio musei a cielo aperto!
I cimiteri sanno essere luoghi davvero pieni di fascino. Cerco sempre di vederne almeno uno quando andiamo in paesi stranieri per vedere le differenze con i nostri
Cercando il nome del cimitero di Lisbona dove potermi recare a rendere omaggio ad Antonio Tabucchi ho trovato la tua esaustiva descrizione. Grazie. Aver scoperto molti anni or sono le opere di Tabucchi é stato come aver ricevuto un’eredità preziosissima.
Ci sono stato anche io quest’anno. Con una mia amica siamo venuti a visitarlo per lasciare un fiore sulla tomba del nostro poeta preferito Fernando Pessoa, e non potevamo non passare anche a lasciarne uno su quella di Tabucchi. Anche noi siamo rimasti delusi dal fatto che la sua non fosse proprio la tomba che ci aspettavamo, dato che in un articolo di Repubblica avevamo letto che Tabucchi fosse stato sepolto proprio accanto a Pessoa. Non giacciono proprio accanto ma si trovano a qualche decina di metri di distanza. Peccato che non ci fosse un vaso apposito per mettere i fiori, noi abbiamo posato i nostri per terra davanti alla marmo che c’è anche tra le foto di questo articolo. Comunque sia è stata una esperienza unica, mozzafiato. Il personale del luogo è stato molto gentile e ci ha indicato il luogo preciso di dove fossero i due autori, oltre a indicarci anche dove fossero sepolti altri celebri artisti. Nota speciale per i gatti all’ingresso. Ce n’erano moltissimi e molto buoni. Complimenti per il Blog Serena, bellissimo nome 😉
Ciao,
grazie per il commento e per i complimenti! Anche tu e la tua amica appassionati di Portogallo? Del resto è un Paese straordinario!