Cosa vedere a Singapore in 36 ore e il mio punto di vista sulla città

Cosa vedere a Singapore in 36 ore

La città-stato del Sud-Est Asiatico è piuttosto grande a tal punto che decidere cosa vedere a Singapore in 36 ore è un’impresa che potrebbe rivelarsi un pochino ardua. Tuttavia, non è una una missione impossibile.

Vi basti pensare che sono 5 i milioni di abitanti che ogni giorno attraversano le vie di questa metropoli. Nonostante questo, il caos è quasi un’utopia, l’organizzazione regna sovrana e la pulizia delle strade è al quanto sorprendente.

Un sogno, direte voi, ma no… in realtà no! Dietro a tutta questa precisione si nascondono una serie di “altarini” percepibili sin da subito e dei quali vi voglio parlare.

Come muoversi a Singapore

Come vi accennavo poco sopra, la città è caratterizzata da un’evidente organizzazione e i servizi pubblici sono così efficienti che non rendono complicata la decisione sul cosa vedere a Singapore in 36 ore.

Dall’aeroporto è facilissimo raggiungere il centro città poiché la metro è situata proprio all’interno dello stesso.

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Ruota Panoramica di Singapore

Una volta raggiunto il centro della metropoli avrete due opzioni “migliori” per visitarla:

  1. le vostre gambe, a consapevoli che caldo e umidità sono estenuanti;
  2. la validissima metropolitana.

Le linee metro sono ben 5 e con orari di servizio che vanno dalle 05:30 a 00.30, o almeno quando ci sono stata io. Il costo del biglietto cambia in base alla meta da raggiungere.

Nel periodo in cui ho visitato io la città non esisteva alcuna tessera turistica per un lasso di tempo limitato come 36 ore, tuttavia il prezzo è abbordabile e se come me amate camminare probabilmente non userete nemmeno il servizio pubblico più di tanto.

Per i più pigri c’è il taxi che è abbastanza economico e facilissimo da trovare. Ma nel caso in cui vi risultasse difficile .vi consiglio di utilizzare l’ applicazione Grab che si rivelerà utilissima anche nelle altre mete asiatiche che avrete intenzione di visitare.

Lista su cosa vedere a Singapore in 36 ore

Ed è proprio attraverso questa lista sul cosa vedere a Singapore in 36 ore che vi parlerò anche del mio punto di vista sulla città e degli “altarini “ che vi ho nominato nell’introduzione di questo post.

GARDENS BY THE BAY

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Gardens By the Bay di notte

Immaginatevi 101 ettari di flora e fauna provenienti da ogni angolo della terra. Pensate a strutture architettoniche bizzarre e all’avanguardia. Ora fantasticate su “alberi rosa” alti 50 metri che di punto in bianco si illuminano a ritmo di musica. Ci siete riusciti?

Non credo! Perché davvero i Gardens by the bay sono assolutamente strabilianti. Un qualcosa che si può sognare, ma che comunque non è paragonabile alla figata che effettivamente è.

Lo show dei Supertrees è gratuito e inizia più o meno ogni sera alle ore 19:45. Di punto in bianco sentirete partire questi brani anni 80 e vedrete giochi di luce a tempo di musica. Ah, se vorrete potrete salire sui Supertrees e vedere il panorama della città per un costo di 8 dollari di Singapore, ovvero circa 5,20 euro.

Vi ho fatto tutta questa sviolinata ma sapete una cosa? Credo che questa sia l’unica attrazione per cui valga la pena fermarsi a Singapore. Ma andiamo avanti perché comunque questa è solo la mia impressione.

MARINA BAY BY SAND

Si trova accanto ai giganteschi Gardens by the Bay e potrete tranquillamente arrivarci a piedi. Va benissimo, la “barca” che si appoggia su 3 grattacieli che è la famosa piscina (Infinity pool) su cui ormai si fanno tutti quanti le foto di rito; accetto anche che ci sia la seconda più grande ruota panoramica del mondo (165 metri); simpatico lo spettacolo di acqua, luci e musica sul fiume; ok il mega centro commerciale e tutto quello che volete, ma la mia domanda è: tutto questo lusso é proprio necessario?

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Sui grattacieli l’Infinity pool

La sensazione che ho avuto passeggiando in questo luogo è stata quello di essere in un posto finto. Tutto troppo perfetto (non troverete sporcizia per strada nemmeno sotto tortura), troppo artificioso, assolutamente asettico.

QUARTIERE DI CLARKE QUAY

Ed è proprio il Clarke Quay il posto in cui esplode maggiormente la night life di Singapore. Attenzione però, i prezzi sono un po’ più cari rispetto a tante altre zone della città.

Troverete una serie di ristoranti in riva al fiume, baretti uno attaccato all’altro con musica dal vivo, strane installazioni con luci e locali notturni, tutti intorno ai canali della città.  È piacevole passare una serata da queste parti e sicuramente quasi impossibile annoiarsi. Ma che vi devo dire…anche questa zona a me ha lasciato veramente poco e niente. Ho avvertito la sensazione che tutto ruotasse “prepotentemente” intorno ai soldi e al cibo, come stare dentro un centro commerciale con un fiume artificiale.

Clarke-Quay
Clarke Quay cuore notturno di Singapore

Per un attimo mi sono sentita anche in una sorta di prigione imposta dal “progresso”. Che poi é questo il progresso visto che a Singapore è addirittura vietato mangiare gomme da masticare ?

LITTLE INDIA 

Io ci sono passata di sera e purtroppo non ho avuto la possibilità di apprezzare al 100% i colori di questo particolare quartiere. Ma ho sicuramente odorato le fantastiche fragranze di spezie e fiori che si spargono per tutti gli angoli del rione. Se dovessi definire Little India con un aggettivo direi eccentrica.

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Odori a Little India

Sì, Little India é davvero eccentrica anche grazie ai numerosi templi indù. Vi avviso però che alcune funzioni sono a pagamento (anche a Chinatown) quasi come se fossero delle mere attrazioni turistiche e niente più. E quindi mi sono domandata: che fine ha fatto la spiritualità?! E l’introspezione è diventata a pagamento da quando?!

QUARTIERE ARABO

Si viene accolti dalla Moschea del Sultano con la sua Cupola dorata che non passa minimamente inosservata. La Moschea è molto bella e le strade pullulano di botteghe tipiche e ristorantini succulenti.

La Moschea può essere visitata a patto che siate vestiti in maniera adeguata. E lo so che è difficoltoso a causa del caldo e dell’umidità al 99%, ma funziona così!

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Arab Street

Una volta arrivata in questo quartiere ho finalmente pensato: “evviva, un posto di Singapore che mi piace davvero!” Ma ci ho messo 5 minuti a sentirmi di nuovo un po’ delusa.

C’è questa imponente moschea, murales bellissimi, negozietti tipici, ristorantini e baretti che quasi vorresti provare, ma tutto d’un tratto ecco che le carinissime case coloniali sono sovrastate, quasi in maniera arrogante, da futuristici grattacieli.

Insomma, Singapore è bella ma non balla, è una bella donna ma perché è di silicone. Singapore vuole essere perfetta ma allo stesso tempo si inceppa continuamente. Singapore vuole farci credere di essere il futuro, un modello di organizzazione e di economia da seguire, ma invece è più simile a una gabbia.

Ciò non toglie che queste siano le mie impressioni, il mio punto di vista, la mia personale esperienza. Ed è probabile che, se seguirete questa lista sul cosa vedere a Singapore in 36 ore, voi trarrete delle conclusioni differenti,


Ammetto che i miei viaggi alle volte vengono influenzati da eventi esterni come è successo a Singapore, ma purtroppo non riesco a togliermi dalla testa le sensazione di “progresso” forzato che ho cominciato ad avvertire dalla stesso aeroporto. In più, dopo qualche minuto speso a passeggiare tre le vie e i grattacieli, ha scoperto cose che mi hanno lasciata allibita. Ora, non so dirvi se siano in vigore anche adesso, ma fino a pochissimo tempo fa a Singapore c’era:

  • divieto di mangiare gomme da masticare: assolutamente proibito addirittura importarli;
  • non poter bere in metropolitana: con conseguenti multe salatissime;
  • pena di morte per il traffico di stupefacenti: anche in quantità minime;
  • punizione penale per non usare lo sciacquone dopo aver usato il bagno;
  • prigione e multa carissima per chi tenta di suicidarsi;
  • vietato possedere e/o distribuire materiale pornografico;
  • l’omosessualità è reato e il sesso orale è concesso solo dal 2007 e, ovviamente, solo tra eterosessuali;
  • è illegale fermarsi a parlare con 4 o più persone.

Questi sono solo esempi, ma vi assicuro che c’erano anche altre leggi molto assurde punibili con multe, prigione, pene capitali e torture. È vita questa? Ma soprattutto, dietro questo ordine forzato, questa pulizia esemplare, questi centri commerciali sfarzosi, questa continua macchina produttiva di soldi e robottini da lavoro, c’è veramente della felicità o no?!

Probabilmente starete pensando che io mi sia fatta troppi pensieri per una sola visita in città. Può darsi, ma fatto sta che Singapore vuole essere così tanto futuristica che perde di personalità, di energia vitale e sicuramente di diritti. È veramente la città modello che tanto vuole far credere? Per me è decisamente il contrario.

Per questo sono rimasta solo 36 ore e sono poi ripartita in direzione Malacca (Malesia).

Alla prossima :*

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24 commenti

  1. Direi che 36 ore ti sono bastate per farti un’impressIone chiara di questa città! Comunque ne traggo la conclusione che vale la pena passarci per vedere qualcosa di molto lontano dalla nostra quotidianità, ma che di certo non è il luogo migliore per ritrovare se stessi 😊

    1. Ciao Anna! Singapore é una città piuttosto asettica, secondo me, e ti assicuro che questa sensazione si avverte appena metti piede in aeroporto anche a causa del silenzio surreale. 36 ore sono anche troppe, per una come me che guarda molto a fondo le cose, per farsi un’impressione! Direi che, per fortuna, Singapore é solo una piccola parte di Oriente che, grazie al cielo, ha moltissimo di meglio da offrire!

  2. Bellissimo articolo.. soprattutto vero!
    Mi piace come scrivi e ciò che hai scritto..
    Singapore non nego che mi ha sempre incuriosita molto.. forse proprio per il suo essere fuori dagli schemi..
    Allo stesso tempo mi inquietano le varie leggi ecc..
    Vorrei visitarla.. magari seguendo le tue dritte.. giusto per poterla vedere con i miei occhi, ma ho già capito che non è certo il tipo di città che fa per me 🙂

    1. Grazie di cuore Federica per le tue parole. Sono quelle cose che mi riempiono di gioia 🙂 Visitala, devi, anche per farti un’ idea…di certo le mie non possono essere universali 😀 Poi, se ti va, fammi sapere cosa hai avvertito te passeggiando per la città 🙂

  3. Grazie per questo bellissimo articolo! Singapore mi ha sempre incuriosito tanto e spero di riuscire a visitarla presto! 😊

    1. Figurati Francesca, fammi sapere se poi anche a te trasmette le mie stesse sensazioni

  4. Sarà finta, artificiosa e asettica ma io Singapore vorrei tanto vederla, anche solo per poter dire che non mi è piaciuta! In realtà nemmeno io amo questo tipo di città e non ci vivrei mai però secondo me vanno viste perché sono comunque qualcosa di completamente diverso da ciò a cui siamo abituati e la diversità mi attira in ogni sua forma.
    Las Vegas e Dubai le immagino allo stesso modo…

    1. Ciao Federica, ma certo che va vista. Ci mancherebbe 🙂 anche perché come dico nel post é la mia personale opinione, il mio gusto, la mia esperienza. Poi ad ognuno piacciono cose differenti. A me Singapore non a trasmesso quello di cui parlo, ma non é detto che lo faccia anche con te! 🙂

  5. Di Singapore conosco i mitici, e futuristici, giardini ma Little India è una scoperta! Si sgorge veramente il lato eccentrico dell’India.

    1. Ciao Sara, sí é davvero un quartiere molto eccentrico 🙂 Grazie di essere passata!

  6. Spesso l’umore influenza le nostre sensazioni anche quando si visita un posto. Sicuramente mi piacerebbe visitarla per farmi una mia opinione perché mi incuriosisce molto

    1. Ciao, hai ragione sull’umore, ma credo che nel caso di Singapore non abbia influito piú di tanto. Curiosa di sapere il tuo pensiero una volta che andrai 🙂

  7. Interessante analisi di questa metropoli asiatica. Apprezzo sempre chi cerca di dare una visione obiettiva e anche a tratti critica della città di cui racconta perché per noi lettori è importante vedere entrambi i lati della medaglia. Sicuramente in uno dei miei prossimi viaggi nel sudest asiatico ci andrò a Singapore e ti farò sapere la mia impressione!

    1. Ciao Raf e grazie! Non posso fare a meno di essere onesta quando scrivo. Mi rendo conto che può essere controproducente ma per onestà intellettuale credo che la sincerità debba essere messa in primo piano! fammi sapere poi cosa ne pensi tu di Singapore! E grazie ancora

  8. Ho letto con piacere il tuo post, perchè anche io pochi mesi fa sono stata a Singapore esattamente per 36 ore e ho piu o meno visto le stesse cose. Secondo me Singapore si può tranquillamente visitare in un giorno e mezzo, se hai piu tempo ti godi di più Garden By the Bay o i Giardini Botanici, ma le cose principali sono quelle che hai scritto tu.

    1. Ciao Anna! anche secondo me 36 ore sono abbastanza. Anche perché l’Asia, dal mio punto di vista, offre molto di meglio 🙂

  9. Sono stata a Singapore a Novembre, ci ho passato una settimana e l’ho apprezzata molto, non so se tornerei nell’immediato ma è ottimo stopover per voli più lunghi.

    1. Ciao Konsuelo, ti é piaicuta? Io la vedo davvero solo come un ottimo stopover 🙂

  10. Prima o poi vorrei davvero visitarla per farmene un’idea personale, da diverso tempo mi incuriosisce molto. Grazie per le info e interessanti le osservazioni, di alcune non ero al corrente!

    1. Ciao Giulia e figurati! davvero il piacere é tutto mio 🙂

  11. Ho visto un documentario qualche giorno fa. Anticipo che io non sono molto attratta dal continente asiatico, che quindi per ora non è tra le mie prossime mete… eppure questa città mi incuriosisce. Probabilmente sarà tutta finta e asettica come la descrivi tu, ma questo futurismo mi attrae. Chissà un giorno magarinriuacito a vederla e a farmi un’idea mia!

    1. Ciao, certo che devi andare a farti un’idea tua! Ci mancherebbe! Io ho riportato il mio punto di vista con estrema sincerità come faccio sempre! Anzi, non appena vai fammi sapere cosa ne pensi 🙂

  12. Interessante, anche io avevo in mente l’idea di città-modello pensando a Singapore, ma da quello che scrivi sembra più una seconda Dubai!

    1. Ciao Valeria, questo è l’effetto che ha fatto a me Singapore e soprattutto mi ha lasciato poco e niente perché le limitazioni si avvertono non appena ci si mette piede!

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