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Sì, avete ragione. Il nome non sembrerebbe promettere niente di buono, ma invece queste costruzioni ingegneristiche sono molto affascinanti e con storie decisamente particolari. Incantata da quello della bellissima città di Vulci, ho deciso di approfondire la questione e scoprire dove si trovassero queste costruzioni nel nostro Paese. E a questo proposito ho selezionato i Ponti del Diavolo italiani più belli e ora ve ne parlo uno per uno.
Perché questi ponti si chiamano del Diavolo?
È giusto dirvi che queste strutture non sono solo italiane, esistono in varie parti del mondo. Ma come ogni prodotto marcato Italia quelli nostrani hanno quel qualcosa in più. L’aspetto particolarmente interessante è che ognuna di queste costruzioni ha la sua distintiva leggenda, di solito legata alla cultura e alle credenze locali. A livello generale, però, con “Ponte del Diavolo” ci si riferisce a strutture di pietra o in muratura che rappresentavano un avanzamento tecnologico significativo dal punto di vista tecnico-strutturale, a tal punto da mettere in discussione il fatto che fossero stati costruiti dall’uomo.
Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli
In provincia di Udine, più precisamente a Cividale del Friuli, sorge un Ponte del Diavolo decisamente intrigante. È stato costruito nel 1442 sul fiume Natisone ed è caratterizzato da una forma molto particolare e che unisce le due alte sponde rocciose del corso d’acqua.
Leggenda vuole che il costruttore non riuscisse a risolvere alcuni problemi strutturali a tal punto che fu costretto a fare un patto con il diavolo, promettendogli l’anima del primo essere vivente che avesse attraversato il ponte in cambio del suo aiuto soprannaturale. L’architetto, però, beffò il demonio facendo oltrepassare il ponte a un indifeso cagnolino.
Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano
Tra i Ponti del Diavolo italiani più belli c’è quello di Borgo a Mozzano in provincia di Lucca. Una struttura risalente al XII secolo e che ancora oggi riempie il panorama con la sua imponente architettura da tre arcate asimmetriche. Il vero nome è Ponte della Maddalena, ma anche in questo caso le storie lo hanno accomunato al demonio.
La leggenda racconta che questa struttura sia chiamata anche Ponte del Diavolo a causa del patto del costruttore con il demonio perché non riusciva ad innalzare l’arco maggiore. Lo scambio prevedeva sempre l’ottenimento dell’anima di un passante, ma anche in questo caso il desiderio del maligno non si avverò.
Ponte del Diavolo di Torcello
Torcello è una piccola isola della laguna nord di Venezia e in cui sorge un ponte costruito nel XV secolo e senza parapetto. Le notizie storiche sull’origine di questa struttura sono molto scarse o quasi inesistenti, per cui le leggende ispirate al suo nome hanno trovato terreno fertile.
Pare che, durante l’occupazione austriaca, una giovane ragazza veneziana si fosse innamorata di un ufficiale straniero. Unione che non poteva essere assolutamente accettata. Per questo motivo gli innamorati si incontravano clandestinamente fino a quando il giovane ragazzo venne assassinato. Nessuno sapeva chi fosse stato a ucciderlo, ma la ragazza sospettò subito che dietro quell’orribile omicidio si nascondessero i suoi genitori. Per togliersi ogni dubbio la fanciulla decise di incontrare una strega, la quale invocò il demonio che, in cambio della vita del giovane, bramava le anime di sette bimbi cristiani morti prematuramente e da recapitare durante la mezzanotte di Natale.
Quando scoccò la suddetta ora la strega invocò il diavolo ai piedi del ponte, il quale fece comparire il giovane ufficiale austriaco. I due innamorati si abbracciarono e poi svanirono nella nebbia. Da allora, la notte del 24 dicembre di ogni anno, il demonio, nelle sembianze di un gatto nero, compare sul ponte nella vana attesa della strega e delle sette anime dei fanciulli.
Ne esistono altrettanti di Ponti del Diavolo italiani e sono tutti davvero molto belli. Tra questi posso nominarvi il Ponte del Diavolo di Tolentino che è uno dei più suggestivi d’Italia grazie alla sua torre-barriera alla guelfa; il Ponte del Roch a Lanzo, in provincia di Torino, dove a completare la leggenda c’è un diavolo infuriato dall’essere stato beffato che gettò le zampe dell’animale sul ponte creando così le Marmitte dei Giganti; e quello di Catanzaro, in Calabria, sito ai piedi della Rupe di Squillace e che è l’unica via d’accesso al piccolo borgo.
Alla prossima :*
Foto di Copertina da iStock – Ph: Alberto Gagliardi
Dalle mie parti, nel comune di Dronero (CN) ce n’è uno davvero bello e suggestivo; di quelli che hai citato conosco ed ho visto quello di Borgo a Mozzano.
Grazie dell’informazione, Helene! Appena possibile farò in modo di visitarlo!
Allora, per me il più suggestivo è quello di Borgo a Mozzano: devo assolutamente vederlo dal vivo. Complimenti per il tema, perché è molto originale. Se non sbaglio, ho “incontrato” un ponte del diavolo anche in Valle D’Aosta.
Ciao Roberta,
e grazie! Sì, ne ho sentito parlare e, infatti, voglio approfondire l’argomento 🙂
Queste leggende sono molto affascinanti! Conoscevo la storia del ponte di Mozzano, ma non degli altri. Addirittura ignoravo il fatto che ce ne fosse uno in provincia di Torino. Le storie di queste strutture mi hanno davvero incuriosito, così sono andata a cercare informazioni su eventuali leggende simili in provincia di Cuneo, dove vivo io. E ho scoperto che c’è un ponte del Diavolo a venti minuti da casa mia, a Dronero. andrò a vederlo appena si potrà di nuovo uscire!
Cavolo Silvia,
adesso devo informarmi anche io su questo ponte che hai scoperto! Grazie di avermelo detto!
Leggendo i vari post, scopro curiosità e luoghi sconosciuti. I ponti del diavolo in Italia sono molti e alcuni sono davvero pittoreschi. Non sconoscevo quelli da te descritti.
Ciao,
sono contenta di averti sorpresa 🙂
Non sapevo minimante del motivo per cui si chiamano ponti del diavolo! Molto interessante il tuo articolo così come i ponti che che hai citato. Io conoscevo solo il Ponte del Roch a Lanzo ma più che altro per le Marmitte dei Giganti.
Ciao Claudia,
e grazie per i complimenti! Ce ne sono davvero tantissimi tra Italia e resto del mondo!
è sempre bello ritrovare i luoghi della mia regione sui blog. Il ponte di Cividale è uno dei simboli della provincia di Udine, ogni volta che ci passo mi fermo sempre a guardare i colori del Natisone, non mancano mai di sorprendere!
Il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano è l’unico che già conoscevo. Non ricordavo il ponte di Cividale, ma ci sono stata talmente anni fa che è stata una sorpresa ora riscoprirlo!
Da friulana conosco il Ponte del Diavolo di Cividale (leggenda compresa!), mentre tra gli altri vorrei assolutamente vedere quello di Borgo a Mozzano.
Che belli i ponti del diavolo! Dalle parti di Lanzo (Torino) si trova un ponte fatto a mano dal diavolo molto antico! Grazie per l’interessante articolo… Ora che sta per finire il lockdown sono articoli utilissimi!
Non conoscevo proprio la storia del termine “Ponti del Diavolo” quindi intanto molto interessante, come lo sono anche le leggende che hai riportato. Comunque capisco perché li definivano così, sono davvero belli, più di tutti il ponte di Borgo a Mozzano.