Indice
C’è un’isola bellissima, facente parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che vanta una forma a mezza luna, ma anche tanti resti romani che la rendono uno dei gioielli del Centro Italia. Il lembo di terra in questione è Giannutri che ho avuto il piacere di visitare in un giorno ma, essendo situata all’interno di un’area protetta, per scoprirla è necessario seguire delle regole.
Come arrivare a Giannutri
Io personalmente sono arrivata con un’imbarcazione privata, ma in realtà per giungere a Giannutri vi basta prendere uno dei tanti traghetti in partenza da Porto Santo Stefano (online troverete sicuramente il modo per prenotare un biglietto). In sostanza, vi basta andare dove salireste a bordo della barca per l’Isola del Giglio (di cui vi avevo già parlato).
È possibile raggiungerla durante tutto l’anno, ma in estate ci si può arrivare anche partendo direttamente dallo stesso Giglio.
Un giorno a Giannutri, le regole da seguire
Come vi accennavo precedentemente, per trascorrere un giorno a Giannutri ci sono alcune particolari regole da seguire. E posso dirvi una cosa? Una volta arrivati tra le bellezze del Monte Argentario non potrete fare a meno di scoprirla, a patto di rispettare le varie norme.
Per accedervi, infatti, è necessario acquistare un biglietto d’ingresso (regola in vigore tutto l’anno) per un costo di 4 euro. Se vi ci recate in traghetto, il ticket è fornito direttamente dalle compagnie di navigazione. In alternativa, vanno acquistati presso la Pro Loco dell’Isola del Giglio, oppure presso l’unico alimentari di Giannutri, nella piazza principale.
È bene sapere, però, che con tale biglietto si ha diritto solo a percorrere il tratto di sentiero collega Cala Spalmatoio con Cala Maestra. Per il resto dell’isola, compresi la villa romana e i diversi sentieri, è necessario rivolgersi a una guida professionale che vi farà fare un tour organizzato per un costo, almeno quando ci sono stata io, di 8 euro. La troverete una volta approdati sull’Isola. Il motivo? Tutelare ambientale e sicurezza.
È proibito, inoltre, fare campeggio libero e uscire dai percorsi autorizzati.
Cosa visitare in questa isola da sogno senza strade
Qualunque sia il modo in cui deciderete di raggiungere Giannutri, quello che vi ritroverete davanti è un paradiso praticamente incontaminato. Caratterizzata da una natura calcarea, vanta delle splendide scogliere a picco sul mare blu e cristallino.
Ma non solo. Qui la quiete è la parola d’ordine in quanto non ci sono automobili e nemmeno strade carrabili. Tutto si gira a piedi e nella calma più assoluta. Larga 500 metri e lunga più o meno 5 chilometri, un giorno per scoprire Giannutri è abbastanza, anche seguendo le regole che vi ho scritto sopra.
Due sono gli approdi disponibili: Cala Spalmatoio e Cala Maestra. Io sono arrivata nella prima, dove oltre al bel mare e la deliziosa piazzetta, potrete intraprende un sentiero lungo 600 metri che vi porterà alla scoperta del minuscolo ma carinissimo paesino.
Vale certamente la pena fare un bagno anche in una delle due cale accessibili: il mare è cristallino in entrambe, ma da Cala Maestra è possibile fare anche dei tuffi. Se poi avrete voglia (ma comunque lo consiglio) da non perdere sono anche le visite guidate.
Alcuni consigli (oltre le regole) per visitare Giannutri in un giorno
Regole a parte, per visitare Giannutri in un giorno è necessario prendere in considerazione altre cose. Innanzi tutto, è bene che portiate con voi qualcosa da mangiare e da bere in quanto ci sono solo un bar e un alimentari nella piazza principale di Cala Spalmatoio. Tutto questo per dirvi che non c’è la presenza di alcun ristorante e che se vi addentrerete nel suo territorio non potrete nemmeno acquistare dell’acqua.
Per fare il bagno e muoversi sulle due spiagge accessibili sono comode delle scarpette da scoglio, e se deciderete di fare le visite guidate sarebbe bene avere un abbigliamento comodo e leggero. In bassa e media stagione è consigliato anche l’uso di una giacca antivento e di vestirsi a strati. Da non dimenticare un cappellino per il sole e la crema solare.
Per le escursioni, inoltre, è consigliabile utilizzare uno zainetto e l’eventuale equipaggiamento che potrebbe servire (abbigliamento di scorta, macchina fotografica, binocolo, taccuino, etc).
Quando si tratta di posti a pagamento (soprattutto quando si viaggia in Italia perché quando si va all’estero tutto questo non succede) la maggior parte delle persone ha qualcosa da ridire. Io, onestamente, in circostanze come queste lo trovo giusto. Tutelare certi ambienti così unici dal turismo di massa è essenziale per preservarli. Ma per far sì che accada sono necessari dei fondi che da qualche parte devono pur entrare.
Giannutri è un lembo di terra da visitare in un giorno (seguendo le regole) o al massimo due, sempre che troviate un alloggio disponibile in quanto non è facile. Non è un’isola in cui fare vacanze di un mese. È un luogo che ha deciso di conservare intatta la sua unica magia e dove, in più di altri posti, regna una cosa sola: il silenzio. Vi basti pensare che io ci sono stata la settimana di ferragosto e, nonostante il periodo, era praticamente deserta.
Alla prossima :*