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C’è da fare un premessa: io non provo un grande amore per la Francia, o meglio, sono dell’Idea che viaggiarci non preveda mai un buon equilibrio tra qualità a prezzo. Tuttavia, mi è capitata l’occasione di fare un viaggio in Provenza in diverse tappe tra cui, per l’appunto, le Gorges de Daluis, delle incredibili gole che sono considerate il Colorado di questa regione. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Gorges de Daluis, cosa sapere
Non bastava la pandemia che per noi viaggiatori è stato il peggior incubo che si potesse avverare, ci voleva anche un po’ di sfiga per completare una situazione già di suo difficile: il maltempo.
Nonostante fosse pieno luglio quando sono andata in Provenza, soprattutto il giorno in cui era previsto di fare il giro delle Gorges de Daluis ha piovuto praticamente quasi tutto il tempo. Ecco, chi mi segue da un po’ è perfettamente a conoscenza che io, insieme al freddo, non la sopporto! Purtroppo, però, sono rischi da prendere in considerazione e, di conseguenza, non mi sono fatta scoraggiare.
Nonostante queste premesse, che era doveroso fare perché forse leggerete in queste righe meno entusiasmo del solito, il paesaggio che vi ritroverete di fronte non ha nulla da invidiare a tanti altri paesaggi simili nel mondo: delle falesie vertiginose, in alcuni tratti con più di 900 metri di altezza, che sono accarezzate da acqua brillante e vegetazione davvero particolare.
Il tour delle Gorges de Daluis
Le Gorge di Daluis, create dall’erosione del fiume Var in milioni di anni, sono delle incredibili rocce di colore rosso, in alcuni tratti anche con tonalità fuoco. Si sviluppano in una strada lunga poco più di una decina chilometri che regala dei panorami stratosferici (probabilmente anche migliori con la luce del sole) che ogni tanto sono interrotti da buie ma suggestive gallerie.
Si parte dal paesino di Entrevaux che appare imponente con la sua cittadella fortificata ancora ben conservata. Subito dopo ci si addentra all’interno di questo straordinario canyon in cui poter fare diverse e interessanti soste.
Chi mette piede per la prima volta in Provenza pensando che sia una regione quasi esclusivamente ricca di campi di lavanda avrà da ricredersi sin da subito! Soprattutto grazie al tour delle Gorges de Daluis che accolgono il visitatore in maniera maestosa e irresistibile.
Le tappe da fare
Ci sono diversi punti panoramici (senza pioggia sarebbe stato sicuramente un tragitto più appassionante) che non si debbono assolutamente saltare. In primis, la Cascade d’Amen che potrete ammirare anche da un comodo tavolo in legno. Nei fatti è un torrente scavato in queste spettacolari rocce rosse che scende rapidamente dal Dôme de Barrot, fino a concludere il suo percorso con una bellissima cascata di 70 metri che si getta nelle Gole del Daluis.
Subito dopo, un’altra sosta interessante è quella al Pont de Berton per poi scoprire poco dopo anche il Pont de la Mariée che si trova a strapiombo su un precipizio di 80 metri. Mentre una delle tappe più curiose è la Tête de Femme, una roccia che ricorda la testa di una donna e alla quale ci si riferisce anche con il nome de “La Gardienne des Gorges”, ossia la guardiana delle gole.
Insomma, le Gorges de Daluis, in Provenza, sono davvero eccezionali e uniche non loro genere. Sì, sapevo che molto probabilmente avrei trovato la pioggia visto il punto in cui sono situate, ma diciamo che nel mio piccolo speravo in un po’ di fortuna.
Complice anche il fatto che venivo da un viaggio estenuante in macchina fatto il giorno prima dall’Italia, non me le sono goduta al massimo. Tuttavia, rimangono una tappa imperdibile in Provenza e, soprattutto, una meraviglia per gli occhi e per il cuore.
Alla prossima :*
Foto di copertina da Pixabay